UIL e CGIL scendono in piazza contro una legge di bilancio che aumenta il disagio sociale.

UIL e CGIL scendono in piazza contro una legge di bilancio che aumenta il disagio sociale.

Il prossimo 29 novembre,  UIL e CGIL Lombardia hanno proclamato uno sciopero generale per opporsi a una manovra di bilancio giudicata iniqua e insufficiente a rispondere ai bisogni concreti delle persone. L’obiettivo della mobilitazione è chiaro: cambiare la legge di bilancio 2025 e ottenere interventi strutturali su salari, pensioni, sanità, istruzione e servizi pubblici.

Le ragioni dello sciopero
Secondo i sindacati, la manovra rappresenta un passo indietro per il Paese. Le principali criticità evidenziate includono:

  • Perdita del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati, aggravata dall’inflazione e da politiche economiche insufficienti.
  • Crescita della precarietà e del lavoro sommerso, senza strategie per contrastarla.
  • Tagli ai servizi pubblici essenziali, come sanità, istruzione, trasporto pubblico e enti locali.
  • Rinnovi contrattuali insufficienti per il pubblico impiego, che coprono appena un terzo dell’inflazione.
  • Politiche fiscali inique, che riducono la progressività e favoriscono l’evasione attraverso condoni e concordati.
  • Insufficiente rivalutazione delle pensioni, con aumenti ridicoli, come i soli tre euro al mese previsti per le minime.
  • Mancanza di una strategia industriale, ritardi nel PNRR e nessuna attenzione al Mezzogiorno.
  • Introduzione di misure come il Disegno di Legge Sicurezza, percepite come un attacco alla libertà di manifestare.

Le richieste dei sindacati
UIL E CGIL  chiedono interventi decisi per:

  • Aumentare salari e pensioni, evitando misure “spot”.
  • Rifinanziare sanità, istruzione e servizi pubblici.
  • Investire in politiche industriali e strategie per affrontare il caro affitti.
  • Combattere la precarietà e il lavoro nero, garantendo diritti e tutele per tutti i lavoratori.
  • Riformare il sistema fiscale per una maggiore equità, colpendo l’evasione e redistribuendo le risorse.
  • La voce dei segretari generali

«La Legge di Bilancio 2025 è totalmente insufficiente per rispondere alle sfide del Paese e migliorare le condizioni di vita delle persone», dichiarano i segretari Generali

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